Covid-19, Viminale: “Controlli anti-contagio? Esercito può essere utilizzato”

I militari dell’operazione “Strade sicure” potranno eseguire i controlli anti-Covid-19 nella movida e in città nel corso della giornata. Lo stabilisce una circolare del Ministero dell’Interno firmata dal prefetto Bruno Frattasi, capo di gabinetto del Ministro al ramo, Luciana Lamorgese.

La più recente evoluzione della “curva epidemiologica” del COVID-19 – si legge nella circolare – ha evidenziato un incremento dei contagi sul territorio nazionale, nonché un aumento dei ricoveri ospedalieri e dei casi di ricorso ai reparti di terapia intensiva. Come è noto. l’attuale quadro regolatorio statale individua, quali generali misure di contenimento della diffusione del contagio da COVID-19, il divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nonché l’obbligo di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Le attività di controllo disposte nell’ambito degli ordinari servizi di prevenzione generale dovranno, pertanto, corrispondere, soprattutto nei contesti territoriali più interessati dalla diffusione del contagio, anche all’esigenza di garantire il rigoroso rispetto delle prescrizioni contenute nelle citate ordinanze regionali e locali, per le quali trova applicazione l’impianto sanzionatorio definito dall’art. 4 del citato decreto-legge n. 19/2020. Non vi è dubbio, infatti, che in presenza della già rilevata accentuazione della curva epidemiologica, la puntuale osservanza delle disposizioni anti COVID corrisponda al perseguimento di obiettivi non solo di profilassi sanitaria, ma anche di più ampia valenza, in quanto suscettibili di apportare benefici diffusi alla risposta dell’intero sistema pubblico alla crisi pandemica. Resta inteso che, nella stessa ottica, potranno essere altresì valutate, in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ulteriori e mirate attività di controllo, sulla base delle concrete situazioni riscontrate in ambito territoriale, da definire con il contributo dei rappresentanti delle Amministrazioni locali interessate. In particolare, tali attività potranno essere modulate in relazione a specifici quadranti territoriali e a determinate fasce orarie, in cui risulti maggiore il rischio di assembramenti, con il consueto concorso di operatori delle polizie locali e con l’eventuale ausilio del personale militare appartenente al dispositivo “Strade Sicure” – chiosa -, nel quadro del pertinente Piano di Impiego.

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